Introduzione al bilancio sociale
di Salvatore Costantino Presidente Cooperativa Sociale Folias
Mi ha colpito molto la protesta, dignitosa e condivisa, di Raffaele Pennacchio. Un uomo di 55 anni malato di Sla che lottava con altri sotto i palazzi del potere, rivendicando risorse per l'assistenza e diritti per le persone non autosufficienti. (Quanta miseria e quanta arroganza nella politica che taglia i fondi per questi servizi e per queste persone?).
Mi ha fatto pensare e mi ha interrogato molto, però, quando ho letto un suo cartello che recitava a chiare lettere: "Vogliamo i soldi per la nostra assistenza e non per le cooperative sociali". Ovviamente mi sono sentito colpito e mi sono chiesto come non può questo segnale interrogare fortemente tutti i cooperatori
sociali impegnati da più di 20 anni sui territori delle nostre città?
Siamo stati capaci di proporre e partecipare lo sviluppo locale favorendo l'inclusione sociale e lavorativa delle persone, obiettivi per cui eravamo nati nei primi anni 90? Siamo stati in grado di proporci realmente come modello originale di impresa socialmente responsabile e garanzia di qualità nei confronti dei cittadini, dei lavoratori e delle istituzioni che ci hanno finanziato? Ma soprattutto siamo stati e siamo ancora capaci di immaginare e di sognare le persone e la città in cui vivono?
Orgogliosamente, noi di Folias rispondiamo ancora di SI a tutte queste domande, forse con un filo di voce in meno rispetto al passato, ma continuando a crederci. Altri possono fare altrettanto? La protesta di Raffaele, purtroppo deceduto nei giorni successivi alla protesta, ci dice a chiare lettere che qualche
cosa non ha funzionato nel rapporto tra la cooperazione sociale e i cittadini, e ciò impone una presa di coscienza.
La Cooperazione Sociale - che abbiamo attraversato, vissuto e contribuito a creare e a far crescere anche noi di Folias in questo ventennio di politiche sociali - si spacca nettamente in due modi contrastanti tra loro nel modo di concepirla e di farla conoscere alla gente. Sono stati proposti, in questi anni, 2 modelli diametralmente opposti: da una parte l'impresa che sa fare conti e grandi numeri, spesso prestandosi a proporre lavoro interinale sottopagato, e dall'altra l'impresa di piccole dimensioni che sa pensare, che si specializza, che si interroga, che si radica nei territori, che propone soluzioni, che inventa, che fa fatica ad arrivare a fine mese, e, piuttosto che prestarsi ad operare secondo modelli funzionali solo alla burocrazia, rischia continuamente di non venire capita e spesso osteggiata.
Da che parte sta Folias? La risposta, certamente non l'unica, è contenuta in questo bilancio sociale. Non si tratta di uno sfoggio di medaglie e distintivi, né tantomeno è un mero esercizio di saccenza o di tecnicismi.
Questo lavoro vuole essere proposta per documentare, pensare e scambiare il significato ed irisultati del nostro lavoro sociale.
Le parole chiave che ci hanno guidato nella stesura sono state trasparenza e partecipazione. Trasparenza, intesa come evidenza di come sono stati investiti i soldi pubblici; partecipazione, come coinvolgimentodi tutti i collaboratori ed i soci della cooperativa ad un'impresa che ha inteso ed intende coniugare competenze, valori ed impegno sociale e politico.
Permetteteci di invitarvi a questa interessante lettura, a volte calda e a volte un pò tecnica e fredda, ma che custodisce umilmente i sogni, i nomi, i volti, i risultati ed i progetti di vita delle circa 12.000 persone, donne, uomini, giovani e bambini che la nostra cooperativa ha incrociato nel 2012. Accompagnate la
lettura però condividendo con noi la preoccupazione per i tagli in essere nel nostro paese delle risorse, e quindi dei diritti esigibili dai cittadini.
Ringraziamo coloro che hanno partecipato e curato la stesura di questo prezioso documento e coloro che lavorano nei servizi che vi presentiamo e che sono delle risorse straordinarie presenti nelle nostre città.
Approfittiamo anche di questo momento informativo per condividere con voi la bella notizia dell‘avvenuta certificazione SA8000 della nostra cooperativa. Si tratta di uno standard di certificazione internazionale volto alla tutela dei diritti dei lavoratori, che sottopone a verifica alcuni aspetti gestionali dell'organizzazione interessata. Folias ha deciso si adottarlo perché tra i suoi valori fondanti c'è sempre stata l'attenzione e la cura delle risorse umane, attraverso tutte le forme di partecipazione che la vita della cooperativa consente (assemblee, riunioni tematiche, formazione) e attraverso la volontà di garantire le migliori condizioni di lavoro possibili. Il rilascio della certificazione, avvenuto lo scorso novembre, rappresenta quindi un importante riconoscimento ed un'opportunità per sistematizzare e migliorare costantemente la promozione del benessere dei lavoratori e della cooperativa nel suo complesso. (Leggi il Comunicato Stampa del Rilascio della Certificazione SA8000).
Seguendo l'insegnamento del maestro Danilo Dolci quando diceva: "Se l'occhio non si esercita, non vede. Se la pelle non tocca, non sa. Se l'uomo non immagina, si spegne", noi di Folias vogliamo provarci ancora e continuare ad essere un progetto di uomini e donne che stanno dalla parte di chi sa sognare e immaginare.
Grazie della partecipazione a tutti coloro che vogliono conoscerci: la porta è aperta!
Buona lettura e vi aspettiamo Sabato 21 Dicembre al Cantiere per la Festa del Sostizio d‘Inverno per augurarci buone vacanze e per una serata speciale insieme:
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