Al Comune di Monterotondo
Al Sindaco
Riccardo Varone
Al Dirigente Politiche Sociali
Dott. Francesca Moreschi
Al Comune di Mentana
Al Sindaco
Marco Benedetti
All’Assessore ai Servizi Sociali
Laura Lucentini
Al Responsabile ai Servizi alla Persona
Dott. Claudio Renzi
Al Comune di Fonte Nuova
Al Sindaco
Piero Presutti
All’Assessore ai Servizi Sociali
Manuel Tola
Al Responsabile al Servizio Sociale
Dott. Patrizia Maduli
e per conoscenza
Alla Regione Lazio
Assessore Politiche Sociali, Welfare
Alessandra Troncarelli
Direzione per l’Inclusione Sociale
Al Dirigente
Dott. Antonio Mazzarotto
Consigliera Regionale
Marta Bonafoni
Alla Asl Roma 5
Commissario
Dott. Giuseppe Quintavalle
Ser. T Monterotondo
Responsabile Dott.ssa Emanuela Bernardini
Monterotondo 25/06/2019
Oggetto: Rischio chiusura Servizio Sociale Distrettuale RM 5.1 “Punto e a capo” per il reinserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti.
Le scriventi Cooperative Sociali Folias ed il Cammino, in qualità di enti gestori del progetto “Punto e a Capo” volto al reinserimento sociale e lavorativo di persone con problemi di dipendenza sul territorio del distretto RM 5.1, con la presente intendono porre alla Vs attenzione il rischio di chiusura del servizio di cui all’oggetto.
Il servizio, attivo senza interruzioni sin dal 1997 sul territorio, nel corso dei suoi 22 anni di vita è stato finanziato con modalità diverse e sempre a valere sui fondi di lotta alla droga. Inizialmente era un servizio finanziato con bando direttamente dal Ministero alle Cooperative, successivamente affidato sempre con bandi pubblici dalla Regione Lazio agli enti gestori ed infine ” stabilizzato ” come risorsa dedicata attraverso i piani di zona distrettuali attraverso la quale il Distretto RM5.1 (Comuni Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova) ha dato continuità al servizio senza alcuna soluzione di continuità fino ai giorni nostri.
Il progetto iniziale nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni ed adattamenti a quello che era il bisogno degli utenti e dei servizi pubblici, fino a diventare un servizio stabile e riconosciuto dai cittadini, dai Servizi Sociali dei Comuni e dal SERT del territorio con una procedura chiara di invio e di presa in carico delle persone di tutto il distretto.
“Punto e a Capo” oggi è un centro di accoglienza sociale che propone percorsi complementari alle cure sanitarie, offre supporto al percorso di integrazione sociale e di inclusione lavorativa a persone giovani ed adulte tossicodipendenti, accoglie stabilmente 50 persone al mese, garantisce pasti, luoghi di progettazione personale, laboratori lavorativi e tirocini in azienda a circa 20 persone a settimana.
Il prossimo 30 giugno scade l’ultimo rinnovo contrattuale previsto per la continuità del servizio e ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna informazione circa la concreta possibilità del Distretto e degli enti locali di proporre una continuità dello stesso per mancanza di risorse.
Considerato che la Regione Lazio non ha più finanziato sui Piani Sociali di Zona la linea specifica dedicata alle tossicodipendenze, chiediamo che questa mancanza sia superata e che venga trovata una soluzione per salvaguardare la funzione pubblica e l’estrema utilità sociale del centro di accoglienza accompagnando questo servizio all’utilizzo stabile di altre risorse socio/sanitarie regionali. La chiusura del centro di accoglienza sarebbe un segnale molto preoccupante e di disinvestimento su problemi sociali importanti, in un territorio di recente interessato da fenomeni, non episodici e molto drammatici di violenza domestica, che hanno visto protagonisti negativi persone alle prese con uso problematico di sostanze. Questi fatti ci dicono che c’è bisogno di maggiore attenzione e di presenza delle istituzioni.
Con la presente, con l’auspicio di poter un tavolo di confronto urgente ed immediato, gli scriventi enti gestori si impegnano, con fondi propri, a garantire la continuità delle attività nonostante la scadenza del contratto, ad i soli utenti presi in carico dal servizio e comunque a garantire prestazioni fino e non oltre il 30 agosto 2019.
Sollecitiamo le istituzioni ad aprire immediatamente un tavolo di confronto istituzionale (Comuni – Regione – ASL) che consenta di trovare una soluzione non più rinviabile per stabilizzare definitivamente il servizio.
Certi della Vs attenzione e del vostro impegno, porgiamo
Cordiali Saluti
Il Presidente Cooperativa Sociale Folias – Salvatore Costantino
Il Presidente Cooperativa Sociale Il Cammino – Stefano Regio