Roberta

Roberta

Abito un tempo sospeso, galleggiando sui giorni. La mia bolla è leggera, mi protegge, fa da barriera col mondo. Ci guardo attraverso e tutto mi appare rallentato, attutito. Una tiepida serenità, come una pantofola amica, mi accompagna nello sfogliare le settimane. La pellicola leggera mi isola, mi permette di ascoltare il mio battito, il mio respiro. Il ritmo è sincopato, accelara, si smorza ed io lo inseguo. Il respiro comincia ad essere affannoso. La bolla è chiusa, satura. Inizia la fame d’aria. Mi curo con terrazze e giardini, alberi che posso toccare, nuvole come tetto. Poi passo alle chiamate, video e nei momenti peggiori provo anche con le riunioni. Mi aggrappo a nuovi nomi, app o programmi, per appuntamenti senza odori. Nella bolla non sento odori, profumi o miasmi. L’olfatto è la mia bussola. Le persone che amo le reincontro nella fragranza della loro pelle, riconosco profumi negli incontri. I miei ricordi hanno odori. Adesso fiuto nell’aria un aroma difficile da decifrare. Paura forse, eppure con una forte nota di desiderio. Per andare incontro a questo effluvio, che mi attrae prepotente, dovrò immancabilmente far scoppiare la mia bolla.

 

Ro

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